Parlaci un po’ di te?
Mi chiamo Giuseppe Panarello, vivo a Torino e sono un insegnante di Ashtanga Yoga. L’Ashtanga Yoga è una forma di yoga dinamico che nasce nel Sud dell’India ed è chiamato lo yoga del respiro.
Raccontaci la tua storia con lo yoga ?
Mi sono avvicinato allo yoga quando avevo 23/24 anni e ho iniziato a farlo come terapia. Da quel momento in poi non mi sono più fermato e ne ho fatto anche una professione.
Parlaci del tipo di yoga che insegni ?
L’Ashtanga Yoga è una forma di yoga dinamico che nasce nel Sud dell’India ed è chiamato lo yoga del respiro. Tutti i movimenti sono coordinati al respiro come in modo molto armonico.

Hai qualche ricordo particolare legato al video girato per Gotta Joga ?

Ho ricordi molto belli legati al lavoro fatto con Gotta Joga. Questo video è stato organizzato davvero molto bene, da veri professionisti e mi sono sentito molto a mio agio durante le riprese, con il vantaggio di riuscire ad esprimermi con grande naturalezza.

Come è strutturato il programma di Ashtanga Yoga Intermedio ?
Con questo programma costruiamo lo scheletro e le fondamenta della pratica dell’Ashtanga Yoga con il Saluto al sole A e B, tutte le posture in piedi, tutte le chiusure ossia tutte quella asana che piano piano , respiro dopo respiro ci portano a Shavasana, ossia al momento di rilassamento finale.

Ci racconti una curiosità su di te che difficilmente potremmo immaginare ?
Da ragazzino ero molto agitato, non riuscivo mai a stare fermo, a scuola credo di non aver mai seguito una lezione per intero seduto al mio banco. Le insegnanti dicevano sempre : “è un ragazzo troppo agitato”.  Adesso per me è una soddisfazione riuscire a stare seduto immobile a respirare per lungo tempo e praticare quotidianamente senza nessun input esterno. Siamo solo io e il mio respiro, è una sensazione stupenda. Lo yoga funziona, bisogna solo praticarlo con costanza e fede. La pratica ti da moltissimo, in cambio ti chiede un pò di impegno quotidiano.

Quante ore al giorno pratichi ?

E’ la prima cosa che faccio quando mi sveglio. Salgo sul tappetino e faccio la mia pratica che dura circa un’ora e mezza a volte 2 ore. Le ore migliori per la pratica sono quelle della mattina, in cui risvegliamo e mettiamo in moto il corpo. La pratica nelle prime ore della giornata è molto utile anche per la mente. Ricordiamoci che pratichiamo per imparare a calmare e disciplinare la mente, altrimenti sarà lei a comandare noi e saremo sempre schiavi delle sue oscillazioni che dipendono da quello che accade all’esterno. Solo con la pratica quotidiana, coordinando il respiro al movimento, ripetendo sempre la stessa sequenza (che evolve piano piano) la mente di uno yogi diventa stabile e forte. E’ un sistema di purificazione che pulisce il corpo, gli organi interni e la mente dai pensieri negativi. Nel pomeriggio o la sera faccio circa mezzz’ora di pranayama.

 

Hai un’alimentazione molto rigida ?

Non molto, mangio quasi tutto ad eccezione della carne. Faccio 4/5 pasti al giorno (dipende da quanto lavoro durante la giornata). Dopo la pratica faccio una colazione ricca di proteine e carboidrati. La sera invece non mangio molto per non sovraccaricare l’organismo prima di andare a dormire.

 

Grazie Giuseppe!

Il Team Gotta Joga

Il suo studio yoga a Torino: https://www.facebook.com/vinyasastudio/

Segui Giuseppe su Instagram: https://www.instagram.com/giuseppepanarellogp/

 

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